Biografia

Milano, 26 agosto 1920 – Milano, 27 novembre 2009

Ernesto Treccani, figlio senatore Giovanni Treccani degli Alfieri, fondatore dell‘Istituto Treccani, inizia in giovanissima età a far parte dei gruppi di avanguardia artistica e antifascista.

La fase formativa è influenzata e guidata dagli amici pittori, come Birolli, Guttuso, Migneco, Sassu, Cassinari con i quali discute d’arte, dipinge ed alla fine espone, per la prima volta nella sua carriera di artista, alla Bottega di Corrente nel 1940.

Nel 1943, Ernesto Treccani espone ancora alla Galleria di Corrente e della Spiga, con Cassinari e Morlotti, ma poi durante della Seconda Guerra Mondiale la pubblicazione di ‘Corrente’ viene soppressa d’autorità ed il pittore aderisce al partito comunista entrando in clandestinità.

La prima mostra personale, allestita alla Galleria Il Milione di Milano, risale al 1949.

Negli anni ’50, oltre a esporre più volte alla Biennale di Venezia, partecipa alla mostra dei realisti alla Leicester Gallery di Londra ed espone a New York con una personale alla Heller Gallery. In questo periodo i temi della sua pittura sono caratterizzati dall’incontro con la realtà contadina calabrese e dal paesaggio urbano industriale di Milano e Parigi.

Il 1956 è un anno di svolta nelle opere di Ernesto Treccani: l’occupazione russa dell’Ungheria ha riflessi importanti sul lavoro di molti artisti comunisti. Treccani trasforma infatti il suo linguaggio pittorico: dal realismo sviluppa una tematica nuova che lascia più spazio alla riflessione esistenziale e intimista, riflettendo i problemi di una società che sta rapidamente cambiando.

Dagli anni ’60 in poi il fiorire delle opere e la moltiplicazione delle iniziative testimoniano l’impegno ininterrotto, umano e artistico, di Treccani.

Nel 1971 in studio, mentre dipinge ‘Un popolo di volti’, la grande tela ispirata ai funerali delle vittime di Piazza Fontana.

Nel 1976, le grandi mostre di Volgograd, Mosca e San Pietroburgo.

Nel ’78 dà vita alla Fondazione Corrente, centro di iniziative culturali, mostre, dibattiti nei diversi campi della cultura e dell’arte, oltre che centro di raccolta e studio dei documenti relativi al periodo compreso tra la nascita del movimento e gli anni del Realismo.

Dagli anni 80 in poi, Nizza, tuttora uno dei luoghi abituali di soggiorno creativo, diviene, con Parigi, Macugnaga e Forte dei Marmi, il luogo ideale dove Treccani ama dipingere. La tecnica preferita diventa l’acrilico.

Nel 1989 il Comune di Milano gli dedica un’ampia antologica a Palazzo Reale.

E’ del 2003 un’altra importante retrospettiva delle sue opere, ospitata alla Fondazione Bandera di Busto Arsizio.

Del 2004 è il ciclo delle grandi vetrate ‘Energia, luci e colori’ esposte a Lugano, a Riga, a Budapest e Praga.

Nel 2006 il Comune di Forte dei Marmi allestice al Fortino la mostra ‘Le mutazioni del realismo – Opere inedite 2003-06’, frutto di una rinnovata ricerca di forme che ha il suo centro nel colore.

Nel 2008, di nuovo a Palazzo Reale, Treccani partecipa alla mostra ‘Corrente, le parole della vita. Opere 1930-1945’ con una sala dedicata ai suoi dipinti del periodo. Una grande mostra antologica, a cura di Giorgio Seveso, ha inaugurato le rinnovate sale di Palazzo Barberino a Montichiari, paese natale del padre dell’artista, il senatore Giovanni Treccani degli Alfieri.

Muore a Milano il 27 novembre 2009.