Biografia

Santiago del Cile, 11 novembre 1911 – Civitavecchia, 23 novembre 2002

Roberto Sebastian Matta nasce a Santiago del Cile l’11 novembre del 1911.

Si 1934 trasferisce a Parigi dopo aver studiato architettura, e qui lavora con Le Corbusier ed entra in contatto con intellettuali come Rafael Alberti e Federico García Lorca. Conosce André Breton e Salvador Dalí e aderisce al Surrealismo. È costantemente in movimento, dalla Scandinavia dove conosce Alvar Aalto a Londra per Henry Moore, Roland Penrose e René Magritte. A Venezia conosce De Chirico.

Nel 1938 inizia a dipingere opere a olio, realizzando una serie di paesaggi fantastici che egli chiama ‘inscapes’, paesaggi interiori.

Nel 1939 allo scoppio della Guerra fugge dall’Europa e si trasferisce a New York dove frequenta gli altri surrealisti emigrati, fra i quali Ernst, Tanguy, Masson e Breton.

Nel 1940 si svolge prima mostra personale di dipinti presso la Julien Levy Gallery di New York.

Trasferitosi a Roma nel 1949 diventerà un importante punto di raccordo tra l’espressionismo astratto e quello che sarà l’astrattismo italiano.

Lasciata Roma nel 1954, torna a Parigi, mantenendo comunque uno legame strettissimo con l’Italia.

Nel 1956 realizza una pittura murale per il palazzo dell’UNESCO a Parigi.

L’anno dopo, nel 1957, il Museum of Modem Art di New York dedica a Matta un’importante retrospettiva.

Nel 1962 il pittore Espone alla Biennale di San Paolo.

Tra il 1973 e il 1976 progetta e costruisce, con il pittore e scultore Bruno Elisei, l’Autoapocalipse, una casa edificata riciclando vecchie automobili, come provocazione contro il consumismo.

Nel 1985 il Centre Georges Pompidou di Parigi gli dedica una grande retrospettiva. Esce un documentario, dal titolo Matta ’85, ad opera di Chris Marker.

Nel 1990 riceve il Premio Nazionale d’Arte del Cile esponendo una retrospettiva nel Museo di Belle Arti di Santiago.

L’artista muore a Civitavecchia, il 23 novembre 2002.