Biografia

Montecastello di Vibio, 2 settembre 1952

Bruno Ceccobelli nasce a Montecastello di Vibio ma la famiglia si trasferisce ben presto a Todi, città che diventa il suo genius loci.

Finita la scuola si reca a Roma per intraprendere gli studi artistici. Frequenta l’Accademia di Belle Arti dove è allievo di Toti Scialoja, dal quale apprende la teoria e la pratica dell’astrattismo. La sua arte, che per alcuni aspetti è erede del conterraneo Alberto Burri e che condivide certi caratteri dell’Arte Povera, si inserisce nel contesto del più generale ‘ritorno alla pittura’ che contraddistingue la sua generazione di artisti. Tuttavia, attraverso lo studio della teosofia, dell’alchimia e delle filosofie orientali, Ceccobelli perviene a un vero e proprio simbolismo spirituale e sacrale.

Nel 1975 espone per la prima volta in una collettiva nel Palazzo Comunale di Albach, in Austria e, due anni dopo, tiene la sua prima personale presso la Galleria Spazio Alternativo di Roma e partecipa a due collettive presso ‘La Stanza’, uno spazio indipendente autogestito da artisti.

Negli anni seguenti riceve numerosi inviti internazionali, esponendo nel 1979 al Festival della Cultura Italiana di Belgrado e, successivamente, ad alcune collettive in Francia, Germania e Croazia.

Nel 1983, tiene una personale alla galleria Salvatore Ala di New York.

Nel 1986 arriva un secondo invito alla Biennale di Venezia, con una sala nella sezione Arte e Alchimia curata da Arturo Schwarz.

Gli anni Ottanta si chiudono con molte mostre internazionali: nel 1985 è a New York, da Gian Enzo Sperone Westwater; nel 1988 tiene una triplice esposizione a New York presso Jack Shainmann, a Roma presso il Centro di Cultura Ausoni e a Madrid, presso la Galleria Mar Estrada.

Nel 1994 è invitato a tenere un corso di formazione presso l’Ecole Nationale des Beaux-Artes del Senegal, un’esperienza che lo segnerà profondamente, mostrandogli ancora una volta il valore della vita semplice e le esagerazioni della civiltà moderna.

Nel 1996 è invitato alla Quadriennale di Roma e nel due anni più tardi è rappresentato in Canada presso due gallerie: alla Han di Montreal e alla Art-Core di Toronto.

Nel 1999 Arturo Schwarz presenta la mostra Trascorsi d’Asfalto presso la Galleria Guastalla di Livorno. Nello stesso anno vince il concorso ‘Progetto Arte Roma’, consistente nella decorazione della metropolitana di Roma: realizza un grande mosaico alla stazione EUR Fermi.

In occasione del Giubileo del 2000 realizza i portali in bronzo del Duomo di Terni.

Nel 2002 tiene la mostra ‘Classico Eclettico’ presso il Museo Archeologico di Villa Adriana a Tivoli, in cui alcune sue sculture in marmo e altre opere dialogano con manufatti dell’epoca classica e nel 2004 realizza a Gibellina il mosaico ‘L’eternità è la vera medicina’, che si affianca, nella martoriata terra siciliana, a opere di altri protagonisti dell’arte contemporanea.

Nel 2005 ricopre la carica di Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, che però lascia dopo appena un anno per dedicarsi esclusivamente alla produzione artistica.

Nel 2006 espone sculture in marmo a Verona e Pietrasanta e partecipa alla mostra collettiva ‘San Lorenzo’ presso Villa Medici a Roma.

Nel 2008 crea l’installazione ‘Invasi’ esposta alla Fondazione Pastificio Cerere, con la quale ricorda allo spettatore che l’uomo è uno spirito racchiuso in un vaso corporeo e, pertanto, invaso sin dall’origine dal divino; l’anno successivo propone l’installazione ‘Attici unici’ presso la galleria Attico di Fabio Sargentini.

Nel 2010 tiene la mostra ‘San Lorenzo: Limen, la soglia dell’arte’ curata da Achille Bonito Oliva a Roma e partecipa alla ‘XVI Biennale di Arte Sacra contemporanea’ organizzata dalla Fondazione Stauròs.

Dopo una carriera trascorsa quasi interamente a Roma, Ceccobelli si sposta a Montemolino di Todi, dove vive in una vecchia torre risalente all’anno Mille.